
Dott. Giuseppe Danza
Laureato presso la Seconda Università di Napoli nel 2001, da oltre dieci anni lavoro in DentalPro, in particolare occupandomi di riabilitazione protesica.
L’acufene, una sensazione di fischio o ronzio nelle orecchie in assenza di suoni esterni, è un sintomo comune ma spesso misconosciuto. In molti casi, l’acufene non è una malattia, ma un segnale di squilibri nel corpo, che può derivare da diverse cause. Tra queste, l’acufene mandibolare è una delle varianti più comuni e può essere trattato efficacemente con l’odontoiatria. In questo articolo esploreremo come riconoscere l’acufene legato alla mandibola e quali sono i possibili rimedi.
Molti non sanno che l’acufene può derivare da problematiche legate alla bocca e alla mandibola. Quando l’acufene è causato dalla mandibola, si parla di acufene somatosensoriale. La causa principale di questo tipo di acufene è il malfunzionamento dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM), che può essere influenzato da un’alterata occlusione dei denti. Ma come capire se il proprio acufene è legato ai denti?
Se il tuo acufene aumenta quando mastichi, mordi o stringi i denti, potrebbe trattarsi di un acufene mandibolare. Altri segnali che indicano una connessione con la mandibola includono:
Se ti stai chiedendo come curare l’acufene mandibolare, il trattamento dipenderà dalla causa sottostante. L’odontoiatria offre soluzioni mirate per correggere problemi di occlusione o di disfunzioni mandibolari che possono contribuire all’acufene.
Non esiste una soluzione unica per curare definitivamente l’acufene mandibolare, ma una diagnosi accurata e un trattamento personalizzato possono portare a miglioramenti significativi.
Ecco alcune opzioni terapeutiche:
Uno dei rimedi principali per l’acufene legato alla mandibola è l’utilizzo di un bite. Questo dispositivo odontoiatrico aiuta a correggere la posizione dei denti, alleviando la tensione sulle articolazioni temporo-mandibolari e riducendo il rumore dell’acufene. Il bite può essere utilizzato sia durante la notte che durante il giorno, a seconda delle necessità del paziente.
La fisioterapia dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM) è un’altra opzione utile. Tecniche specifiche di massaggio e stretching possono contribuire a rilassare i muscoli e le articolazioni della mandibola, riducendo la tensione e migliorando la condizione del paziente. In alcuni casi, possono essere utili anche i farmaci miorilassanti per ridurre la contrazione muscolare.
In alcuni casi, l’acufene può essere legato a problemi specifici, come la presenza di un dente del giudizio che esercita pressione sulle strutture circostanti. La rimozione del dente, in alcuni casi, può portare alla scomparsa dell’acufene.
Oppure, può essere il bruxismo (l’abitudine di stringere i denti durante il sonno) a peggiorarne i sintomi. In questi casi, un bite specifico per il bruxismo potrebbe essere la soluzione ideale.
Esercizi mirati possono aiutare a rilassare la mandibola e a ridurre la tensione che contribuisce all’acufene. Tra gli esercizi più comuni per l’acufene mandibolare troviamo:
L’acufene mandibolare può essere una condizione fastidiosa e debilitante, ma se sospetti che il tuo acufene possa dipendere dalla mandibola o dai denti, ti consigliamo di consultare un odontoiatra esperto.
Laureato presso la Seconda Università di Napoli nel 2001, da oltre dieci anni lavoro in DentalPro, in particolare occupandomi di riabilitazione protesica.
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